Londra è una piazza straordinaria per qualità e opportunità di business. Ricca, dinamica, piena di talenti. Ma è anche iper-competitiva, particolarmente costosa (personale, affitti, servizi, tasse locali) e spietata.
Spesso, le aziende italiane che sbarcano in UK commettono l’errore di credere che basti avere un prodotto di qualità e una certa fama in Italia per avere subito visibilità e clienti. Una illusione pericolosa. Altre aziende fanno l’errore opposto: per voler dimostrare di essere all’altezza di una piazza così prestigiosa spendono molto per aprire un ufficio o uno showroom in un quartiere posh, finendo per bruciare cassa rapidamente e essere costretti a lasciare il mercato.
Guardando ad alcune storie di successo è possibile individuare degli elementi comuni per evitare questi errori. Ecco quali sono, a mio giudizio, dieci regole da seguire per stabilire una presenza di successo a Londra.
1. Un posizionamento strategico molto preciso, idealmente una nicchia, dove poter fare leva sulla propria storia e competenze, e dove avere una storia originale da raccontare.
2. Un orizzonte di medio-lungo termine, mettendo in conto che per il primo anno o due può essere difficile generare profitti e vedere il ritorno sull’investimento.
3. Un approccio low-cost, mantenendo in Italia tutte le attività che non richiedono presenza fisica e scegliendo soluzioni smart per tenere i costi al minimo.
4. Una buona comprensione del mercato britannico e delle dinamiche londinesi
5. Presenza a Londra di un executive senior focalizzato esclusivamente sullo sviluppo del business, vendite e networking. Anche in pieno lockdown, essere fisicamente in città può fare la differenza
6. Una narrativa studiata appositamente per il mercato londinese, che usi l’italianità e la storia passata del business nel modo più appropriato, ma sempre tenendo in conto il cliente di riferimento.
7. Per le aziende B2B, costruire prima possibile una case history/ success story con un cliente londinese, importante per acquisire credibilità e ‘testare’ il modo di lavorare in UK.
8. Portare innovazione. Londra vive nel presente, rispetta il passato ma crea il futuro. Questa è una città che crea trend invece che seguirli, e un mercato sempre alla ricerca di nuove idee da sviluppare e nuovi prodotti da provare.
9 Creare un team multiculturale: Londra è un melting pot unico, dove si ha a che fare con gente di tutte le etnie, religioni, culture e lingue. È fondamentale per un’azienda capirlo e disporre della sensibilità più ampia, soprattutto in Marketing e nel Customer Service
10. Offrire chiari segnali di essere un’attività locale, con elementi quali una UK Limited company, un sito .co.uk, partecipazione ad associazioni di categoria e relazioni con il Borough locale
Nessuna ricetta magica, ma credo che seguire queste dieci, semplici, regole, può permettere a qualunque azienda di massimizzare le chance di successo in UK.
Londra è una maestra severa, per parafrasare il titolo di un celebre romanzo di Heinlein, e non tollera mediocrità e inefficienza.